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L’incertezza rimane il tema centrale del Global Economic Outlook di KPMG che offre una visione sulle prospettive economiche dei prossimi mesi.

La decelerazione della crescita in alcune delle più grandi economie mondiali potrebbe vedere un rallentamento della crescita globale nel 2024. Contestualmente la fase di debolezza economica dovrebbe spingere verso il basso l’inflazione, che in previsione dovrebbe dimezzarsi entro il 2025.

Politiche monetarie restrittive, protezionismo, occupazione e debito

Nel 2023 le banche centrali hanno intrapreso politiche monetarie restrittive per frenare la spirale inflazionistica, che hanno dato i loro frutti, al prezzo, però, della stagnazione economica e della contrazione della spesa al consumo per molte aree geografiche.

La politica monetaria restrittiva, allo stesso tempo, ha avuto un forte impatto sulla produzione e sulle prospettive di crescita, per questo oggi ci sono crescenti pressioni per un suo allentamento. Molte banche centrali procedono, però, caute su questo tema che potrebbe portare a un rimbalzo inflazionistico.

Un approccio sempre più protezionistico e volto alla de-globalizzazione potrebbe, inoltre, influenzare le supply chain e i flussi commerciali tradizionali che hanno sostenuto molte economie.

Non sono previsti cambiamenti significativi nei dati sull’occupazione, ma il 2024 potrebbe essere un anno in cui monitorare l’impatto delle rigide condizioni economiche delle aziende.

Un’ondata di rifinanziamento del debito in un periodo particolarmente difficile potrebbe esercitare una reale pressione sui leader aziendali impegnati a porre fine alla prolungata sofferenza degli ultimi mesi. La continua incertezza geopolitica potrebbe rendere il prossimo anno paralizzante per molti.

Nonostante il contesto di incertezza ci sono segnali positivi: dallo scoppio della pandemia i leader aziendali hanno dimostrato un reale senso di resilienza e agilità e capacità di adattarsi a un mondo in continua evoluzione.