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L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il modo di lavorare e l’offerta dei servizi. Le organizzazioni cercano di sfruttare la straordinaria potenza dell’intelligenza artificiale per migliorare le previsioni basate sui dati, ottimizzare prodotti e servizi, aumentare l’innovazione, aumentare la produttività e l’efficienza e ridurre i costi. Tuttavia, l’adozione dell’AI pone anche rischi e sfide.

Realizzare i potenziali benefici e il ritorno degli investimenti richiede un’attenzione chiara e volta al mantenimento della fiducia dell’opinione pubblica. Per favorire l’adozione, le persone devono avere la certezza che l’intelligenza artificiale venga sviluppata e utilizzata in modo responsabile e affidabile.

KPMG ha intervistato oltre 17.000 persone provenienti da 17 paesi leader nell'intelligenza artificiale: Australia, Brasile, Canada, Cina, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, India, Israele, Giappone, Paesi Bassi, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti d'America

Il report ‘Trust in artificial intelligence: A global study 2023’ è il primo approfondimento mondiale sulla fiducia e sulla propensione nei confronti dell’AI, che analizza rischi e benefici percepiti nell'uso dell'intelligenza artificiale e le aspettative della comunità in merito alla governance, allo sviluppo e all’utilizzo di questa nuova tecnologia.

Il report evidenzia, inoltre, quattro percorsi critici che i politici, le autorità regolamentari, i governi, le imprese e le ONG devono prendere in considerazione per affrontare il tema della fiducia nello sviluppo e nell’implementazione dell’AI.

Esplora i principali risultati globali sulla percezione pubblica dell'intelligenza artificiale


La maggior parte delle persone è cauta nel fidarsi dei sistemi di intelligenza artificiale. La fiducia e l’accettazione dipendono prevalentemente dalle varie applicazioni di utilizzo.


Tre su cinque intervistati (61%) sono cauti nel fidarsi dei sistemi di intelligenza artificiale

Il 67% dichiara di avere una bassa/moderata accettazione rispetto l'intelligenza artificiale

• L'uso dell'AI nelle risorse umane è quello ritenuto meno affidabile, mentre quello nel settore sanitario è quello ritenuto maggiormente affidabile

Le persone delle economie emergentisono più fiduciose e positive nei confronti dell'intelligenza artificiale


Le persone riconoscono i numerosi vantaggi dell’intelligenza artificiale, ma solo la metà ritiene che i benefici superino i rischi. Gli intervistati, a livello globale, percepiscono la sicurezza informatica come il rischio principale.


L'85% ritiene che l'intelligenza artificiale comporti una serie di vantaggi

Tuttavia, solo la metà degli intervistati ritiene che i vantaggi dell'intelligenza artificiale superino i rischi

Il rischio per la sicurezza informatica è al primo posto (84% degli intervistati)


Le persone hanno maggiore fiducia nelle università e nelle organizzazioni della difesa per lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, mentre hanno meno fiducia nelle organizzazioni governative e commerciali.


Le università nazionali, gli istituti di ricerca e le organizzazioni della difesa riscuotono la fiducia dell’82% degli intervistati in merito allo sviluppo, utilizzo e governance dell'intelligenza artificiale

Un terzo degli intervistati non ha fiducia nella capacità delle organizzazioni governative e commerciali di sviluppare, utilizzare e governare l'intelligenza artificiale


La fiducia verso l’AI dipende dalla garanzia che i principi di affidabilità, stabiliti a livello globale, siano applicati. Le persone si aspettano che l’intelligenza artificiale sia regolamentata da una supervisione esterna e indipendente e considerano inadeguate le attuali normative e tutele.


Il 97% sostiene fermamente i principi dell’affidabilità dell’AI

Tre su quattro sarebbero più disposti a fidarsi di un sistema di intelligenza artificiale quando sono in atto meccanismi di assurance

Il 71% si aspetta che l'AI venga regolamentata


La maggior parte degli intervistati si sente a proprio agio nell’usare l’intelligenza artificiale per massimizzare il lavoro e il processo decisionale manageriale, ma preferisce che sia una persona a mantenere il controllo.


Circa la metà degli intervistati è disposta a fidarsi dell'intelligenza artificiale sul lavoro

La maggior parte delle persone si sente insicura riguardo all'utilizzo dell'intelligenza artificiale nell’ambito delle risorse umane e della gestione del personale

Due su cinque ritengono che l'intelligenza artificiale sostituirà la forza lavoro nel loro settore lavorativo

I giovani, i laureati e i manager hanno maggiore fiducia nell’applicazione dell’AI nei luoghi di lavoro


Le persone vogliono saperne di più sull’intelligenza artificiale, ma attualmente ne hanno una scarsa comprensione. Coloro che la comprendono meglio hanno maggiori probabilità di fidarsi e percepiscono maggiori benefici.


La metà degli intervistati ritiene di non comprendere appieno l'AI e come viene utilizzata

Il 45% non sa che l'intelligenza artificiale viene utilizzata nei social media

L'85% vuole conoscere meglio questa nuova tecnologia